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Come fare il business plan per la tua nuova attività

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Vorresti fare il business plan della tua nuova attività ma non sai da dove partire, perché ti sembra di inventare i numeri di sana pianta? Sei nel posto giusto! In questo articolo ti darò tanti spunti (e qualche esempio) per fare il business plan della tua nuova attività.

Com’è fatto il business plan

Il business plan è un documento che si compone di due parti distinte:

  • una prima parte dedicata all’analisi dell’idea di business e del mercato di riferimento
  • una seconda parte in cui si sviluppa la parte finanziaria vera e propria, per capire se il business è sostenibile

Per creare il tuo business plan devi quindi partire dall’idea che vuoi realizzare, e analizzare il mercato di riferimento. Questo significa sia identificare il target a cui ti vuoi rivolgere, che la concorrenza con cui dovrai confrontarti.

Solo quando hai le idee molto chiare su questi aspetti, puoi passare ai numeri, e iniziare a fare un piano di entrate e uscite.

Infatti, l’unico “segreto” per fare il business plan di una nuova attività, è partire con delle basi solide. Così le cifre che scriverai non saranno più inventate, ma si baseranno sull’analisi che hai fatto prima.

Se vuoi approfondire, puoi guardare questo video in cui spiego cos’è un business plan, com’è fatto e a cosa serve.

Ma veniamo al sodo. Ti do adesso alcuni consigli e qualche esempio su come creare il business plan per la tua nuova attività. In particolare, vediamo come stimare entrate e uscite.

I calcoli puoi scriverli dove vuoi: un quaderno o un file excel. Puoi anche scaricare gratuitamente un modello excel creato da me che ti aiuta a creare la parte numerica del business plan.

Stimare le entrate

Per stimare i ricavi, quindi le tue entrate, devi fare una valutazione del volume di vendite che riuscirai a realizzare, possibilmente mese per mese, o almeno per trimestre.

Questo è il punto che genera più difficoltà, perché sembra impossibile stimare quanto si potrà vendere. Ma i ricavi non sono affidati al caso, dipendono in gran parte da te. Ti do quindi qualche consiglio da cui partire.

Stabilisci un range di partenza

Inizia buttando giù una forchetta di ricavi, anche ampia. Qual è il livello minimo sotto il quale sarà difficile andare? Quanto incasserai invece nella più rosea delle tue visioni?

Prova a fare un calcolo partendo dalle basi

Cerca ora di costruire una stima partendo dall’analisi del mercato che hai fatto nella prima parte del business plan.

Quanti clienti potresti realisticamente trovare ogni mese? Mediamente, quanto potresti incassare da ciascun cliente?

Ad esempio, se vuoi aprire un negozio, puoi chiederti, in base al tuo settore di attività:

  • quante persone entreranno in media nel negozio ogni giorno?
  • su 10 persone che entreranno, quante acquisteranno?
  • le persone che acquisteranno, quanto spenderanno?

Se invece offri dei servizi di consulenza, puoi chiederti:

  • quanti clienti potrai trovare ogni mese?
  • quanto spenderà ciascuno di questi clienti?
  • questo numero di clienti è compatibile con le ore di lavoro che hai a disposizione?

Metti quindi insieme tutti questi dati per arrivare ad una stima dei ricavi che potresti realizzare ogni mese.

Considera la fase di start-up

Tieni presente che, se non parti con una base di clienti già acquisita, probabilmente ci sarà una prima fase con ricavi abbastanza bassi, perché devi darti il tempo di entrate nel mercato e farti conoscere. Con il passare del tempo, puoi prevedere che i ricavi mensili aumenteranno un po’ alla volta.

La stagionalità

Tieni anche in considerazione se la tua attività ha un andamento ciclico, in base al tuo settore di attività. Ad esempio:

  • se la tua clientela sarà composta almeno in parte da turisti, verifica qual è la stagione turistica nella tua zona
  • se vuoi entrare nel settore dell’abbigliamento, dovrai considerare le stagioni e i periodi dei saldi
  • se i tuoi prodotti o servizi si prestano ad essere regalati, probabilmente il periodo natalizio sarà quello con maggiori entrate

Stimare i costi

Per stimare i costi che andrai a sostenere, ti consiglio di partire facendo un semplice elenco di tutte le cose che ti vengono in mente che dovrai acquistare per portare avanti la tua attività: affitti, materiali, strumenti, sito internet, spese professionali, ecc.

Fai un elenco il più possibile dettagliato, e a fianco di ogni spesa indica il suo importo. Se non lo conosci, fai subito una ricerca per capire quanto dovrai spendere.

A questo punto, ti consiglio di suddividere i costi in categorie:

  • Investimenti iniziali di lungo termine: questa tipologia di spesa (che puoi trovare indicata nei business plan anche come “immobilizzazioni” o “cespiti”) racchiude tutti quei costi che devi sostenere inizialmente per avviare l’attività, ma che non dovrai poi sostenere anche negli anni successivi. Rientrano, ad esempio, in questa categoria l’acquisto di attrezzature o arredi e la realizzazione del sito web.
  • Spese fisse: si tratta di tutti quei costi che dovrai sostenere periodicamente a prescindere da quanto venderai, come affitti, bollette, spese professionali, eventuali dipendenti.
  • Spese variabili: si tratta delle spese che sosterrai in modo proporzionale al volume di vendite che riuscirai a fare. Se vendi dei prodotti, si tratterà banalmente del costo che sosterrai per acquistare le merci da vendere, o le materie prima da utilizzare nella tua produzione.

Se preferisci creare il tuo business plan insieme a me, ho un servizio perfetto, che si chiama proprio Il tuo primo business plan!

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!