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La mentalità imprenditoriale

Mettersi in proprio è un avventura che inizia per molte ragioni diverse. A volte, si decide di trasformare una passione in un lavoro. Altre, si sente l’esigenza di una maggiore flessibilità. Altre ancora, è una necessità che nasce dalla difficoltà di trovare lavoro.

Qualunque sia lo stimolo ad aprire la partita IVA, quando si smette di ricevere uno stipendio, e si comincia a essere il capo di sé stessi, è necessario affrontare un cambiamento di mentalità molto importante e per niente automatico.

Il cambiamento

Questo cambiamento è quello della mentalità imprenditoriale. Alcune persone sono aiutate dalla propria indole, per altre questo passaggio è un po’ più faticoso. È però fondamentale affrontarlo, perché è l’unica strada per non limitare lo sviluppo del proprio business.

Ho deciso di mettermi in proprio molto tempo fa, quando ho iniziato il tirocinio necessario per potermi abilitare alla professione di commercialista. Ma, quando è venuto il momento di farlo davvero, non è stato tutto automatico.

Nonostante sapessi tutte queste cose nella teoria, perché le avevo viste con i clienti degli studi in cui ho lavorato, non è stato affatto facile farlo in prima persona. E ho ancora molta strada da fare.

Ma cosa significa avere una mentalità imprenditoriale? Significa avere un atteggiamento, uno spirito, che consente di far crescere davvero la propria idea, eliminando le limitazioni e i condizionamenti che derivano da un passato da dipendente.

Saper correre dei rischi

Una delle domande in assoluto più diffuse fra chi vorrebbe aprire la partita IVA è: come si può essere sicuri che andrà bene?

La risposta è, devo dirlo, severa ma giusta: non è possibile essere sicuri che andrà bene.

Essere imprenditori significa rischiare, non solo all’inizio ma ogni giorno. Ogni lancio che farai potrà essere un buco nell’acqua, ogni costo che sosterrai potrà essere sprecato, ogni nuovo concorrente potrà essere migliore di te.

Per avere una attività che funziona non devi evitare di correre dei rischi, devi saperli correre nel modo giusto, ovvero:

  • essere consapevole di quali rischi stai correndo
  • avere chiaro lo scenario in cui le cose vadano male, per poterti preparare
  • preparare i piani B, C, D, Z da attuare appena vedi che le cose non vanno per il verso giusto

Capire la differenza fra costo e investimento

Per far funzionare una attività in proprio è necessario investire prima di avere dei risultati. Gli investimenti si fanno sempre. In alcuni casi fortunati, quando l’attività è partita non sono più necessari investimenti per un po’ di tempo. Ma, prima o poi, anche solo per mantenere i risultati che ci sono oggi, è necessario tornare a investire.

Quando si inizia invece, è proprio inevitabile. Gli investimenti possono essere di soldi, o di tempo. Questa differenza, in realtà, non è così importante. Infatti, il tempo che impieghi per far partire l’attività nei primi tempi, quando le entrate sono scarse, è comunque un investimento anche di soldi, perché potresti usare lo stesso tempo per svolgere lavoro retribuito.

Non devi però farti spaventare da questi investimenti, perché il loro significato è che si ripagano nel tempo. Al contrario dei semplici costi che, una volta spesi, non ti porteranno più nessun valore.

Distinguere lo “stipendio” dalle entrate dell’attività

Quando si apre la partita IVA e arrivano i primi guadagni, è più che giusto iniziare a darsi uno “stipendio”, ovvero spendere per la nostra vita privata i soldi che abbiamo duramente guadagnato.

La cosa importante è mantenere distinti i due ambiti della nostra vita finanziaria. In pratica, devi avere ben chiaro che le risorse della tua attività non combaciano con le tue risorse personali. Invece, una parte delle risorse della tua attività entreranno a far parte della tua vita privata, un po’ alla volta, come uno stipendio.

Questa distinzione è importantissima, perché ti consente di accantonare correttamente i soldi che ti servono per:

  • pagare imposte e contributi
  • fare gli investimenti che hai programmato

Per arrivare a questo risultato, ci sono vari metodi. Se vuoi approfondire, in un altro articolo del blog trovi diversi suggerimenti pratici per distinguere i soldi della tua attività da quelli della tua vita privata.

Occuparsi anche di ciò che non ci piace

L’ultimo aspetto della mentalità imprenditoriale di cui voglio parlarti, è probabilmente, quello che ti piacerà di meno!

Infatti, devo dirti che non puoi proprio fare a meno di occuparti per bene di tutti gli aspetti del tuo business, anche quelli che proprio non ti piacciono perché ti annoiano, ti spaventano, o non sai come farli.

Fra gli aspetti che non ami della tua attività, ci saranno probabilmente le fatture, i pagamenti, la burocrazia in genere, la gestione dei soldi e, in alcuni casi, il marketing.

Quando la tua attività è ben avviata, puoi sicuramente delegare gran parte di queste cose che proprio non ti piacciono, ma i primi tempi è quasi inevitabile che dovrai occupartene in prima persona.

Questa prima fase però è molto importante, perché ti consente di prendere dimestichezza con queste attività che proprio non ami. Così, quando le delegherai a qualcuno, sarai in grado di scegliere la persona giusta e valutare se il lavoro sia all’altezza delle tue aspettative.


GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!