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Ti serve davvero un business plan?

serve business plan

Si parla talmente tanto di business plan che potrebbe sembrare che tutti dovrebbero farne uno. Ma ovviamente non è così, il business plan è una buona idea solo se serve effettivamente, altrimenti è solo uno spreco di tempo e soldi.

Il business plan può servire fondamentalmente in due tipologie di casi:

  • quando deve essere presentato a un soggetto esterno, che lo richiede per avere i dettagli del progetto
  • quando hai una domanda a cui il business plan (o meglio, il processo della sua preparazione) potrebbe dare risposta

Vediamo meglio nel dettaglio queste due situazioni.

Il business plan da presentare agli altri

Preparare un business plan potrebbe essere fondamentale per ricevere fondi di soggetti esterni al progetto. Ad esempio, un business plan potrebbe essere richiesto, o consigliabile, per richiedere fondi a banche o finanziatori di vario genere, che vogliono conoscere nel dettaglio le caratteristiche del progetto e verificare che le previsioni economiche e finanziarie consentano la restituzione del loro prestito.

La presentazione di un business plan potrebbe essere obbligatoria, o consigliabile, anche per la partecipazione a bandi di vario genere, sia a fondo perduto che per finanziamenti agevolati.

In tutti questi casi, l’obiettivo del business plan è quello di dimostrare ai terzi, che non fanno parte del progetto, che l’idea è buona. Ovvero, che consentirà di rientrare di tutte le spese previste e quindi “merita” di ricevere quello che viene richiesto.

Il business plan per te

Se non hai la necessità di presentare il business plan a qualcun altro, potresti comunque decidere di prepararlo per te. In questo caso, puoi permetterti di farlo in modo meno formale, concentrandoti sugli aspetti più rilevanti per il tuo progetto.

Ti consiglio comunque di non buttarti subito sui numeri, ma di seguire tutto il processo logico. Parti quindi dall’analisi descrittiva del tuo progetto (e quindi dalla definizione del business model) e solo dopo passa alla parte numerica, preparando le stime economiche e finanziarie dei primi anni.

Ma come fai a sapere se ti serve fare un business plan? Il business plan ti serve se hai una o più domande che riguardano il tuo progetto, e preparare un business plan potrebbe darti le risposte che cerchi. Attenzione: la risposta non te la darà probabilmente il business plan in sé, inteso come il documento che avrai ottenuto alla fine. Sarà piuttosto il lavoro che farai per la sua predisposizione che ti darà più informazioni. Come mai?

Innanzitutto, perché preparare un business plan ti obbliga ad analizzare il progetto seguendo un percorso strutturato, a trasferire le idee dalla tua testa alla carta (o al computer) in modo ordinato, e a darti degli obiettivi di marketing e di business.

Inoltre, la creazione di un business plan ti può aiutare a prendere delle decisioni, modificando “in corsa” il progetto in base ai risultati preliminari che ottieni nel corso del lavoro.

Le domande a cui puoi rispondere

Preparare un business plan può aiutarti a rispondere a molte domande diverse, qui ti lascio qualche esempio di quelle più frequenti.

L’idea che ho in testa ha senso?

La prima domanda a cui puoi rispondere con un business plan è proprio questa, capire se l’attività che vorresti avviare può funzionare. Scrivere tutti gli aspetti del tuo progetto, traducendoli anche in numeri, ti aiuta a chiarire e strutturare meglio il progetto, e iniziare a testarlo con numeri concreti.

Se il “risultato” del business plan non è soddisfacente, puoi ripartire dall’inizio e individuare le modifiche da fare per migliorare il ritorno economico della tua idea. Puoi ripetere l’esercizio tutte le volte che vuoi, e anche confrontare scenari differenti, per individuare l’opzione migliore fra quelle che hai a disposizione.

Vale la pena fare questo investimento?

Un’altra domanda a cui puoi rispondere è se un investimento che ti consente di espanderti o modificare la tua attività (in qualsiasi senso) ti può portare un ritorno adeguato. In questo caso, la tua attività non parte da zero, ma avrai quindi una versione “base” della tua impresa da modificare in base al nuovo investimento che stai ipotizzando.

Ad esempio, potresti preparare un business plan prima di:

  • investire nella produzione di un corso online
  • aprire un e-commerce
  • assumere collaboratori che ti aiutino a servire più clienti

Un nuovo investimento potrebbe anche riguardare non l’ampliamento dell’offerta per i tuoi clienti ma una modifica nella tua struttura dei costi. Ad esempio, realizzando internamente una fase produttiva che prima facevi realizzare all’esterno. In questo caso potrebbe essere utile confrontare i due scenari (produzione interna o esterna) per capire se vale la pena investire nella prima opzione. Per raggiungere questo risultato è utile integrare il business plan con l’analisi del punto di pareggio, o break even.

Sarò in grado di rimborsare questo finanziamento?

Alcune attività richiedono investimenti abbastanza o molto consistenti per essere avviate, e potresti quindi avere la necessità di trovare le risorse necessarie. Potresti chiedere un finanziamento a qualcuno (banche, enti di vario genere, familiari), oppure investire una quota considerevole dei tuoi risparmi.

In tutti questi casi, fare un business plan ti aiuta a verificare se e in quanto tempo sarai in grado di coprire con l’utile della tua attività l’investimento iniziale. E quindi, se e in quanto tempo potrai restituire il prestito oppure reintegrare i tuoi risparmi.

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!