Per raggiungere i tuoi obiettivi di risparmio e investimento è importante gestire correttamente due aspetti della tua vita finanziaria:
- costruire e monitorare il budget della tua attività
- tenere traccia delle spese relative alla tua vita privata
Il metodo da seguire
Come si fa a tenere traccia delle spese? Il metodo che ti propongo è fatto di 4 step:
- Elenca tutte le spese che sostieni periodicamente, indicando importo e periodicità.
- Utilizza l’elenco che hai preparato per stabilire delle categorie di spesa, distinguendo innanzitutto fra spese necessarie, non necessarie e quelle legate ad eventi straordinari (matrimonio, acquisto della casa ecc.).
- Traccia tutte le spese che sostieni effettivamente per un periodo di qualche mese. Per farlo puoi usare lo strumento che preferisci: un quaderno, un kakebo, un foglio excel o una app specifica. L’importante è che lo fai con costanza, quasi tutti i giorni, per essere sicura di non dimenticare niente.
- Analizza i dati che hai raccolto e confrontali con l’elenco “a braccio” che avevi preparato all’inizio. Tieni presente anche le spese che sostieni solamente in uno specifico periodo dell’anno, come le assicurazioni, o le vacanze.
Se vuoi più informazioni come applicare uno per uno questi passaggi, puoi approfondire come tenere traccia delle spese.
Analizzare le spese effettive
L’analisi dei dati che hai raccolto è la parte più importante di tutto il lavoro, perché ti consente di:
- Verificare quanto la tua consapevolezza iniziale (il primo elenco) fosse vicina o lontana dalla realtà.
- Individuare le aree in cui spendi sensibilmente di più di quanto pensavi, che sono probabilmente le aree su cui puoi lavorare se vuoi cercare di risparmiare.
- Capire quali spese non possono essere ridotte o comunque ritieni che vadano bene così, al fine di considerarle nel tuo budget personale “ideale”.
Se le spese che rilevi sono eccessive rispetto al tuo budget e alle tue priorità, devi trovare il modo di correggere il tiro. Vediamo alcuni punti, spesso critici, su cui puoi lavorare.
Le priorità: quali categorie correggere prima
Quando identifichi le categorie di spesa su cui vuoi lavorare, un buon punto di partenza è distinguere fra spese più o meno necessarie. Le seconde sono infatti più facilmente modificabili, e sono quindi un buon punto da cui partire.
Ad esempio: è inutile che ti sforzi a limare 10 euro sulla tua spesa settimanale, se poi ti rendi conto che compri 100 euro al mese di abbigliamento che non ti serve davvero.
Un altro aspetto da considerare per scegliere quali voci di spesa rivedere per prima, è la differenza che hai riscontrato fra quanto “pensavi di spendere” e quanto “spendi effettivamente” per ciascuna voce.
Infatti, se dai dati che hai raccolto vedi che in una determinata categoria spendi molto di più di quanto pensavi, è probabile che su quella voce ci sia un buon margine di miglioramento.
Trova le uscite nascoste
Le uscite nascoste sono tutte quelle piccole spese che fai senza renderti conto. Mi piace chiamarli “i soldi che potresti avere“, perché se tagliassi queste spese inconsapevoli avresti, alla fine, più soldi.
Quali sono queste spese? Vediamo qualche esempio:
- Molte spese di piccolissimo importo che facciamo in modo automatico: bar, parcheggi, biglietti dei mezzi pubblici, giornali e riviste, acquisti fatti con lo smartphone (come gli acquisti in-app).
- In generale, tutti gli acquisti che hai fatto pensando “ma sì, costa solo X euro“. Se la tua mente ha fatto questo pensiero per decidere di acquistare, molto probabilmente quello che hai comprato non ti serviva davvero.
- Buoni pasto non utilizzati che si accumulano, rischiando anche di scadere.
- Interessi passivi su conti correnti e carte di credito, che devi pagare perché in un certo mese hai speso più di quanto potevi.
Il fondo per le emergenze
Costruire un fondo per le emergenze è molto importante. Questo fondo infatti può servire a varie cose: assorbire carenze di entrate, fare un gruzzolo per investimenti futuri di lavoro o personali, fronteggiare spese impreviste.
Non è facile costruire un fondo per le emergenze “mentalmente”, ovvero distinguendo nella tua testa il saldo del tuo conto corrente fra quello che puoi spendere e quello che vuoi mettere da parte.
Per agevolarti nella creazione di questo fondo, puoi spostare materialmente i soldi su un conto separato o un conto deposito. Ci sono alcuni strumenti che sono stati concepiti proprio con questo scopo. Ad esempio, i piani di accumulo (PAC) che puoi aprire con la tua banca, che prevedono un trasferimento periodico automatico dal tuo conto corrente ad un fondo separato.
Ci sono anche alcuni servizi di pagamento online che puoi utilizzare per questo fine, come ad esempio Paypal o Satispay. Sia che decidi di utilizzare questi servizi, sia che scegli di affidarti ad uno strumento bancario, considera sempre anche i rischi che sono collegati a queste operazioni. Infatti, se sposti i tuoi soldi su uno strumento diverso da un conto corrente italiano, potresti non godere più delle stesse garanzie.
Se vuoi approfondire questi argomenti puoi leggere gli altri articoli del blog a tema budget e pianificazione di entrate e uscite.
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