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Come fatturare un lavoro insieme ad altre freelance

servizi con altri freelance

Se sei freelance può capitarti che una cliente ti chieda un servizio complesso, che puoi fornire in prima persona solo parzialmente. Altre parti del lavoro dovrai quindi delegarle ad altre professioniste.

In questo caso, devi decidere come fare in concreto la tua offerta, perché hai due alternative:

  • vendere alla cliente il pacchetto completo di tutto quello che le serve, occupandoti tu di gestire chi farà alcune parti del lavoro
  • proporre un servizio prestato da diverse freelance, ognuna delle quali avrà un rapporto diretto con la cliente

Tra queste due possibilità ci sono due differenze principali. Innanzitutto, cambia la gestione del rapporto con la cliente, e la suddivisione delle responsabilità.

Poi, cambia il modo in cui dovrai fare le fatture. Infatti, nel primo caso tu fatturi tutto il servizio alla cliente, e paghi poi come tuoi fornitori le altre freelance. Nel secondo caso, invece, ogni figura professionale fattura alla cliente la propria parte.

Qual è il problema

Dal punto di vista fiscale, la scelta del metodo da seguire non è neutra. Infatti le conseguenze sono diverse, e cambiano a seconda del metodo che scegli e del tuo regime fiscale.

Infatti, se sei in regime forfettario, non puoi dedurre in modo analitico i costi che sostieni, e pertanto il primo metodo è molto penalizzante.

Se, invece, hai una contabilità semplificata, dal punto di vista delle imposte sui redditi non cambia nulla tra le due opzioni, ma potrebbero esserci comunque conseguenze di altro genere.

Ad esempio, se la quota di lavoro che dai in gestione ad altri è molto alta rispetto al valore complessivo del lavoro, potresti avere un problema con gli ISA, ovvero i nuovi studi di settore.

Inoltre, se tu sei in regime semplificato ma le altre freelance sono forfettarie, tu fatturi con IVA e le altre no. Questo non ha su di te un effetto diretto, ma può averlo sul prezzo che fai alla cliente.

Infatti, se devi fatturare tutto tu, la cliente dovrà pagare l’IVA su tutto il lavoro, anziché solo sulla tua parte. E quindi, se la tua cliente è un privato o è in regime forfettario, sarà più difficile proporre un prezzo competitivo.

Come fare se sei in regime forfettario

Se sei in regime forfettario, quindi, la prima soluzione, ovvero fatturare tutto tu alla cliente finale, ti penalizza molto dal punto di vista fiscale. La soluzione più semplice è che ciascuna freelance fatturi alla cliente la propria parte.

Purtroppo però questo non è sempre possibile. A volte la cliente non accetta o comunque non vede di buon occhio questa soluzione, perché vuole avere a che fare con un unico interlocutore.

In questo caso, se fatturare tutto insieme è l’unico modo per ottenere il lavoro, quello che puoi fare è perlomeno far sì che le maggiori imposte siano pagate in modo equo da tutte.

Per farlo, quando stabilisci il compenso da dividere con le altre freelance, devi tenere conto del fatto che chi fattura alla cliente finale paga più tasse del dovuto, e dovrebbe quindi essere “ricompensata” dalle altre con fatture un po’ più basse per la loro parte di lavoro.

Come fare se sei in regime dei minimi, semplificato o ordinario

Se hai la contabilità semplificata, ordinaria, o sei nel regime dei minimi, non hai problemi dal punto di vista delle imposte. Quindi, puoi tranquillamente essere l’unico interlocutore per la tua cliente, e pagare poi tu le altre freelance.

Fai solo attenzione ai due punti che abbiamo detto sopra: che la percentuale di lavoro che subappalti non sia troppo alta, e che questa modalità non ti penalizzi con la cliente per la eventuale maggiore IVA che si vedrà addebitata.

Se hai la contabilità semplificata o ordinaria puoi anche valutare di creare un legame più stabile con le professioniste con cui ti trovi a lavorare di frequente. A seconda dell’attività che fate potreste infatti decidere di creare uno studio associato o una piccola società.

In questo modo, avreste uno strumento sempre pronto e di immediato utilizzo per vendere servizi articolati alle vostre clienti, proponendo però un unico interlocutore.

Puoi anche far parte di uno studio associato o una società, e contemporaneamente mantenere la tua partita IVA individuale, per fatturare i lavori che svolgi da sola.

Questa soluzione funziona se ci sono due condizioni:

  • la persona con cui decidi di associarti è stata scelta con molta cura e con una prospettiva di lungo termine, discutendo insieme di tutti i termini del vostro rapporto e elaborando prima di partire una strategia di uscita, per evitare discussioni future
  • avete fatto una analisi attenta dei costi e dei benefici di queste opzioni, sia di carattere fiscale che di business in generale

Se vuoi conoscere la soluzione migliore nel tuo caso specifico, puoi contattarmi per una consulenza, sarò felice di darti una mano!

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!