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Devo aprire la partita iva?

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Dopo il “ma quanto devo pagare?” della scorsa settimana, affrontiamo oggi la seconda domanda più ricorrente fra gli aspiranti artigiani e freelance, ovvero: “mi conviene aprire la partita iva? quali alternative ci sono?”

Innanzitutto è importante chiarire un punto. La legge non prevede alternative alla partita IVA, nel senso che aprirla o meno non è una libera scelta di convenienza.

La partita IVA deve essere, invece, aperta al ricorrere di determinate condizioni, ovvero quando si tratta di una attività svolta in modo abituale, e quindi non occasionale.

Ma cosa significa, in concreto, che l’attività è svolta in modo abituale o occasionale?

Abituale o occasionale?

Premessa importantissima: nonostante online si trovi spesso il riferimento alla soglia di 5.000 Euro annui, al di sotto della quale non sarebbe obbligatoria la partita iva, questa affermazione non ha alcun fondamento.

La legge non prevede infatti alcun limite numerico, di fatturato o altra grandezza, che distingua una attività occasionale da una attività abituale.

La soglia di 5.000 Euro è infatti prevista esclusivamente ai fini INPS. In particolare, se le prestazioni occasionali svolte in un anno solare superano questo importo, è necessario iscriversi alla gestione separata INPS e versare i contributi dovuti.

Attenzione: per versare questi contributi non è necessario aprire la partita IVA, a riprova del fatto che si tratta di due normative differenti. Può quindi esserci attività occasionale anche al di sopra di questa soglia. Ad esempio, nel caso di una singola attività di consulenza, che non costituisce il lavoro abituale, con corresponsione di un compenso di 7.000 Euro.

Gli indizi di una attività abituale

Viceversa, potrebbe configurarsi attività abituale anche al di sotto di 5.000 Euro di ricavi o compensi perché, ad esempio, l’attività è svolta in modo continuativo nel tempo, seppure per piccoli importi.

Un altro elemento da considerare è lo svolgimento di attività preparatorie, quali la promozione, il reperimento di locali e risorse idonei ad una vera e propria attività imprenditoriale e professionale ecc.

Attenzione, quindi, a non considerare la prestazione occasionale (cosiddetta ritenuta d’acconto) come il “regime fiscale del primo anno di attività”!

Il contemporaneo esercizio di altre attività, ad esempio di lavoro dipendente, a tempo pieno o part-time, non esclude automaticamente l’abitualità dell’attività “extra”, che potrebbe comunque essere svolta in modo abituale nel tempo libero.

Un esempio sempre più diffuso è quello della vendita on-line, sia tramite un proprio sito internet o pagina che tramite piattaforme e-commerce di terzi, quali Amazon o Etsy.

È infatti molto difficile sostenere l’occasionalità di una attività commerciale svolta in un negozio, per definizione, sempre aperto.

Il fatto che, solitamente, le piattaforme e-commerce non richiedano il possesso di partita IVA per aprire una propria vetrina di vendita, non significa nulla. Si tratta nella maggior parte dei casi di piattaforme oltreoceano, che non hanno alcun interesse ad entrare nel merito della normativa fiscale italiana.

Come fare in concreto

La normativa fiscale evita appositamente di individuare precisi parametri di distinzione fra attività occasionale e abituale, in quanto si tratterebbe sempre di requisiti in qualche modo “formali” o “esteriori”.

La norma vuole invece distinguere fra attività occasionali e abituali in base alla situazione concreta, e la valutazione deve essere quindi fatta caso per caso.

Per capire se devi aprire la partita IVA, cerca di rispondere a questa domanda: “se dovessi dimostrare a qualcuno che l’attività che voglio svolgere è occasionale, che elementi a supporto potrei portare?”. E se le “prove” ti sembreranno un po’ carenti…avrai risposto alla tua domanda.

Qualche caso ricorrente

Ci sono alcune situazioni abbastanza ricorrenti, in cui magari puoi ritrovarti anche tu. Se la tua attività è fra quelle elencate qui sotto, e ti chiedi se dovresti aprire la partita IVA, clicca sul link e leggi gli articoli di approfondimento che ho pubblicato:

Se hai domande su situazioni specifiche, commenta qui sotto o scrivimi sui miei canali social, trovi tutti i link qui sotto!

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!