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Come fare la ricevuta per una prestazione occasionale

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Quando si fa una prestazione di lavoro autonomo occasionale è importante preparare bene sia il contratto con il cliente che la ricevuta dei compensi incassati.

Per quanto riguarda il contratto, è opportuno specificare la natura occasionale del rapporto e indicare espressamente se il compenso pattuito è al lordo o al netto della ritenuta d’acconto del 20%.

Molto spesso capita che ci si accorga che questo aspetto non era chiaro solo al momento del pagamento. Ed è difficile accordarsi “a cose fatte” se ci sono idee diverse di quanto sia effettivamente il compenso da pagare!

Ad esempio, può capitare che:

  • il cliente pensava che l’importo pattuito fosse il costo complessivo che avrebbe dovuto sostenere, e invece poi si ritrova a dover pagare anche la ritenuta, sostenendo un costo maggiore di quello preventivato
  • oppure, il lavoratore pensava che l’importo pattuito fosse quello netto, che avrebbe effettivamente incassato, e riceve una somma più bassa di quella prevista

Accordarsi in anticipo in modo chiaro sull’importo di compenso lordo, ritenuta e compenso netto evita facilmente tutti questi problemi.

Cè sempre la ritenuta?

Se hai fatto una prestazione verso un cliente estero, in regime forfettario o senza partita IVA, il compenso non sarà soggetto a nessuna ritenuta, e il cliente dovrà quindi pagartelo per intero.

Quindi se, ad esempio, il compenso lordo concordato è di 1.000€, il cliente ti pagherà 1.000€ se è estero, in regime forfettario o non ha la partita IVA, e 800€ negli altri casi.

Se vuoi chiarire meglio questo passaggio, puoi approfondire la differenza fra lavoro occasionale e ritenuta d’acconto.

Come si calcola la ritenuta?

Mi capita spesso di vedere ricevute per lavori occasionali in cui l’importo della ritenuta è calcolato in modo errato. Questo accade perché spesso la ritenuta del 20% viene calcolata, sbagliando, sul compenso netto anziché, come sarebbe giusto, sul compenso lordo.

Ti faccio un esempio pratico, per capire la differenza. Supponiamo che hai ricevuto 100€ da un cliente per un lavoro occasionale.

Molto spesso, gli importi da inserire nella ricevuta vengono calcolati in questo modo (SBAGLIATO):

  • il compenso è 100€
  • la ritenuta è il 20% quindi 100 x 20% = 20€
  • il compenso al lordo della ritenuta è 120€

Questo calcolo è errato perché, come abbiamo detto prima, la ritenuta deve essere pari al 20% del compenso lordo. E il 20% di 120€ non è 20€, ma 24€.

Per calcolare la ritenuta nel modo giusto devi prima trovare il compenso lordo, e poi applicare al compenso lordo il 20%.

Come si fa a calcolare il compenso lordo partendo dal compenso netto? Dobbiamo fare un piccolo ragionamento matematico (se non riesci a seguirlo, o non ne hai voglia, fidati semplicemente della conclusione 😉):

  • il compenso netto è pari al compenso lordo meno la ritenuta del 20%
  • quindi il compenso netto è pari all’80% del compenso lordo
  • quindi, girando l’equazione, il compenso lordo è pari al compenso netto diviso 80% (con la calcolatrice puoi dividere per 0,8)

Quindi, nel nostro esempio:

  • il compenso lordo è pari a 100€ / 80%= 125€
  • la ritenuta è quindi pari al 20% di 125, che è 25€, e non 20€ come sembrava all’inizio.

Quindi, la ricevuta corretta riporterà questi valori:

  • compenso lordo: 125€
  • ritenuta d’acconto del 20%: 25€
  • compenso netto pagato: 100€

Come si fa la ricevuta per la prestazione occasionale

Nelle ricevute è bene riportare tutte le diciture che identificano chiaramente il compenso come derivante da lavoro occasionale, e giustificano quindi il corretto trattamento fiscale, anche dal punto di vista dell’IVA.

Ho preparato un facsimile che puoi utilizzare per le tue ricevute di lavoro occasionale. Nel facsimile trovi tutti i campi obbligatori e le formule già impostate per il calcolo delle ritenuta, sia partendo dal compenso lordo che da quello netto. Così puoi scegliere di fare il calcolo come sei più comodǝ! Trovi il facsimile nell’angolo del commercialismo, la pagina riservata a chi è iscrittǝ alla mia newsletter.

Ricordati anche che le ricevute devono essere numerate progressivamente con una numerazione unica per tutti i clienti. Quindi, ad esempio:

  • Ricevuta n. 1/2021 al cliente A
  • Ricevuta n. 2/2021 al cliente B
  • Ricevuta n. 3/2021 al cliente A
  • ecc.

Se la ricevuta è di importo superiore a 77,47€, è necessario apporre sulla ricevuta una marca da bollo da 2€. La data riportata sulla marca da bollo (ovvero la data in cui è stata stampata) deve essere uguale o precedente alla data della ricevuta. Quindi devi acquistare le marche da bollo in anticipo rispetto alla data in cui dovrai preparare la ricevuta.

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!

2 commenti su “Come fare la ricevuta per una prestazione occasionale”

  1. Buongiorno,
    nella ricevuta per prestazione occasionale, l’importo di 77,47€, al superamento del quale si deve apporre la marca da bollo da 2€, è netto o lordo?
    Grazie.

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