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Partita IVA o prestazioni occasionali?

partita iva o prestazioni occasionali

Uno dei dubbi più frequenti fra chi vuole avviare una nuova attività, è se aprire (subito) partita IVA o iniziare inquadrando la propria attività con delle prestazioni occasionali.

Questo dubbio nasce dalla paura di fare il passo più lungo della gamba. Di aprire partita IVA “troppo presto” e ritrovarsi poi con montagne di tasse da pagare senza aver guadagnato ancora nulla. E la paura nasce dal fatto che, spesso, non c’è consapevolezza di cosa comporti davvero aprire partita IVA.

In questo articolo provo a fare un po’ di chiarezza sulla scelta fra prestazioni occasionali e partita IVA.

Ma posso davvero scegliere?

Innanzitutto, chiariamo un punto. Non c’è nessuna legge che consenta di scegliere se si preferisce aprire o meno la partita IVA. Sia che si tratti di vendere prodotti come hobbista, che di fare prestazioni in ritenuta d’acconto.

La partita IVA è obbligatoria se l’attività viene svolta con carattere di abitualità. L’abitualità è un concetto complesso, che non può essere valutato applicando semplici parametri. Ad esempio, un’attività non è abituale se e solo se si superano i 5.000€, non è abituale se e solo se si lavora più di tot ore, ecc.

Il concetto di abitualità è molto importante, ma anche complesso perché soggetto a interpretazione quando lo si applica ad una situazione specifica. Per questo motivo c’è la tentazione di “aggirarlo”, cercando parametri specifici che dicano se una attività va fatta con partita IVA o prestazione occasionale.

Purtroppo non esistono parametri fissi e certi, ma solo indizi di abitualità. Ovvero, circostanze che possono far presumere che l’abitualità ci sia oppure no. Ma ogni situazione deve sempre essere considerata nella sua interezza.

Cosa comporta aprire partita IVA?

La paura di aprire partita IVA nasce dal timore che i costi della partita IVA siano eccessivi per la nostra attività. In poche parole, che la nostra attività sia ancora troppo piccola per sopportare i costi della partita IVA. Abbiamo paura che le cose vadano male, e rimanere nel mondo delle prestazioni occasionali ci fa sentire più al sicuro.

Quello che ti consiglio, è di informarti bene su cosa comporterebbe esattamente e, soprattutto, per te, aprire partita IVA. In poche parole: fai una bella lista di tutti i costi che dovrai sostenere, incluse tasse e contributi. Poi tira una riga e fai il totale. Quello che leggi, è il massimo che rischi di perdere aprendo partita IVA. Se non conosci questa cifra, allora non potrai superare la paura di aprire partita IVA.

La lista dei costi deve essere il più dettagliata possibile. Metti tutto quello che ti viene in mente: materiali, attrezzature, consulenti, spazi, sito internet, pubblicità, bollette. E poi fai una consulenza con una commercialista per conoscere esattamente quante tasse e contributi dovresti pagare.

E se non voglio rischiare?

Se non sei dispostǝ a rischiare, ho una brutta notizia per te. Il tuo progetto molto difficilmente avrà il successo che speri. Mettersi in proprio significa anche saper rischiare. Non voglio dire di buttarti nel vuoto senza criterio, ma di pianificare, progettare, studiare, e poi agire, rischiando che le cose non vadano come previsto.

Sapersi prendere dei rischi (nel modo giusto) è un aspetto fondamentale della mentalità imprenditoriale. E non farti ingannare dalla parola “imprenditoriale”, non puoi farne a meno neanche se sei freelance.

La cosa importante è conoscere esattamente quanto rischi, preparare tutto al meglio in modo da ridurre il rischio, elaborare i piani B, C, D…Z. E poi, riconoscere quando è il momento di aver preparato abbastanza, e fare.

Quindi la apro o non la apro?

Ogni storia è diversa, ogni progetto è diverso. Ti do quindi due domande da farti per capire da che parte stai tu.

Quanto sei prontǝ?

Ovvero, conosci già bene il settore in cui vuoi lavorare? Hai tutte le competenze che ti servono per realizzare i prodotti e servizi che hai in mente? Hai una rete di fornitori e consulenti adeguata?

Se puoi rispondere sì a tutte queste domande, direi che il tuo progetto ha buone basi per partire davvero. E quindi, aprire partita IVA.

Che ruolo ha questo progetto nella tua vita complessiva?

E qui intendo sia la vita professionale (hai un altro lavoro? quanto tempo dedicherai all’uno e all’altro?) che quella privata (magari stai ancora studiando? hai impegni familiari che ti occupano la maggior parte della giornata?).

Se al tuo progetto potrai dedicare solo un impegno marginale rispetto alla tua vita complessiva, potresti considerare di iniziare più piano, con delle prestazioni occasionali.

Ma attenzione, questo non deve trasformarsi né in un rifugio da cui non vorrai più uscire, né essere una anticamera pianificata della partita IVA. Della serie: l’anno prossimo apro partita IVA, per quest’anno risparmio i contributi.

Ha senso “passare” per una attività occasionale solo se: al momento la tua attività è un hobby, che fai nel tempo libero, in modo irregolare, con la consapevolezza di guadagnare pochissimo. E lo fai solo perché ti piace, ti dà soddisfazione, ti consente di imparare qualcosa.

Ti lascio alcuni articoli del mio blog dove puoi approfondire questo tema per alcune categorie specifiche di attività:

Vuoi il mio aiuto? Dai un’occhiata a questi servizi!

  • Consulenza: in una videochiamata di un’oretta possiamo chiarire meglio la tua situazione, per verificare se puoi /vuoi fare prestazioni occasionali o devi/vuoi aprire partita IVA.
  • Business plan: se hai un progetto ben chiaro in mente e vuoi chiarirti le idee su costi e tasse che dovrai pagare, possiamo scrivere insieme la parte numerica del tuo business plan, così avrai tutte le cifre ben chiare davanti agli occhi!

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!

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