fbpx

Vendere online come freelance: come si fa?

Vendere online è ormai talmente diffuso che, se hai la partita IVA, sicuramente ci hai pensato anche tu. La vendita online non è più soltanto una attività a sé, ma viene sempre più spesso utilizzata anche da freelance che hanno un’altra attività principale.

“Vendere online” può voler dire tante cose diverse. Ad esempio, se quello che vuoi fare è vendere prodotti fisici o digitali (come videocorsi registrati, materiale scaricabile ecc.), la tua attività rientrerà nel mondo dell’e-commerce.

Ma la vendita online potrebbe anche riguardare servizi diversi, come ad esempio corsi in diretta, consulenze uno a uno o servizi più complessi, che proponi online sul tuo sito internet ma che vengono poi erogati in modo più tradizionale.

In questi casi non si parla di e-commerce, perché solo l’ordine, e magari il pagamento, avvengono in modo automatizzato. Ma l’erogazione del servizio avviene comunque con l’intervento umano.

Posso vendere online con la mia partita IVA da freelance?

Abbiamo detto che la vendita online può ricondursi a due situazioni ben diverse:

  • e-commerce vero e proprio
  • utilizzo di un sito internet solo per gestire ordini e pagamenti

Il secondo caso è solitamente quello più facile, perché è possibile che il tuo codice ATECO includa già anche le attività che vuoi fare online.

Ad esempio, se fai di corsi di cucina in presenza, e vorresti iniziare a farli online, il codice ATECO non cambia, perché riguarda sempre l’attività di formazione.

Se, invece, l’attività che vuoi fare online è un po’ diversa, potrebbe essere necessario aggiungere un codice ATECO. Ad esempio, se l’attività che hai sempre svolto è quella di consulenza, e vuoi fare dei corsi online, dovrai aggiungere il codice per i servizi di formazione.

Si può avere sempre una e una sola partita IVA, con la quale è possibile svolgere attività diverse, anche molto diverse fra loro, a condizione che:

  • ci siano tutti requisiti richiesti dalla legge per tutte le attività
  • non ci siano incompatibilità previste dalla legge fra le diverse attività
  • tutte le attività svolte siano correttamente dichiarate a tutti gli enti previsti

Come fare in pratica

Quindi, se vuoi iniziare una attività diversa da quella che hai sempre fatto, devi innanzitutto comunicare all’Agenzia delle Entrate i codici ATECO relativi alle nuove attività, ed effettuare le altre pratiche eventualmente necessarie, a seconda del caso specifico.

Gli adempimenti sono molti simili a quelli per l’apertura della partita IVA. Ad esempio, potrebbe essere necessario iscriversi al Registro delle Imprese, inviare al comune una pratica SCIA, ecc.

Le situazioni da valutare con più attenzione sono quelle in cui l’attività che vuoi iniziare rientra in una gestione previdenziale diversa da quella che hai attualmente.

Il caso più frequente è quello dei liberi professionisti (iscritti alla gestione separata INPS) che vogliono avviare una attività parallela di e-commerce in senso stretto. Quindi, freelance che vogliono vendere online prodotti fisici oppure servizi digitali erogati in modo automatico.

L’e-commerce è una attività d’impresa che richiede, nel caso generale, l’iscrizione alla gestione INPS commercianti, e ci si ritrova quindi con la sovrapposizione di due gestioni diverse.

Vediamo quindi nel dettaglio come funziona l’integrazione fra le diverse gestioni INPS.

Le gestioni INPS

Le gestioni INPS di riferimento per le partite IVA sono tre:

  • La gestione artigiani
  • La gestione commercianti
  • La gestione separata, per i liberi professionisti non iscritti a un ordine

Se le diverse attività che vuoi svolgere ricadono tutte nella stessa gestione previdenziale, la situazione è molto semplice. Questo può accadere se:

  • Entrambe le attività ricadono nell’ambito della gestione INPS commercianti: ad esempio, hai un negozio di commercio al dettaglio e vuoi affiancarlo con un e-commerce.
  • Versi i tuoi contributi alla gestione artigiani e vuoi integrare la tua attività con nuove categorie di prodotti.
  • Presti servizi di consulenza come professionista e vuoi organizzare dei corsi online in diretta: anche questa attività può rientrare nella gestione separata.

Se invece le attività ricadono sotto gestioni diverse, la situazione  è un po’ più complicata. Ci sono due principi generali da cui partire: vediamo quali sono e facciamo qualche esempio.

Gestione artigiani e gestione commercianti

Il primo principio è che le gestioni INPS di artigiani e commercianti non possono coesistere. Quindi, non puoi versare i tuoi contributi in entrambe queste gestioni contemporaneamente.

Se hai un’impresa artigiana, e vuoi affiancare la tua attività con una di tipo commerciale, ci sono due possibilità:

  • Se l’attività commerciale sarà secondaria rispetto alle attività artigianali preesistenti, il tuo codice ATECO principale sarà ancora quello artigiano, e potrai quindi continuare a versare alla gestione artigiani.
  • Se, invece, l’attività commerciale diventerà quella principale, dovrai cancellarti dalla gestione INPS artigiani, perché avrai perso i requisiti necessari, e iscriverti alla gestione commercianti.

Se ti trovi nel caso opposto, ovvero versi i tuoi contributi alla gestione commercianti e vuoi iniziare una attività produttiva, vale lo stesso discorso, tutto al contrario:

  • Se l’attività prevalente sarà ancora quella commerciale, continuerai a versare alla gestione INPS commercianti.
  • Se, invece, l’attività produttiva diventerà prevalente, dovrai passare alla gestione artigiani.

La gestione separata

Il secondo principio, che riguarda più da vicino i freelance che vogliono iniziare a vendere online, è che la gestione separata può coesistere con le altre gestioni INPS, quindi potresti versare in due gestione diverse.

Ma non è sempre necessario. Facciamo qualche esempio.

Se versi alla gestione commercianti o artigiani, significa che hai un’attività d’impresa. Se vuoi introdurre una attività di servizi (che potrebbe di per sé essere considerata professionale e rientrare quindi nella gestione separata), come ad esempio l’organizzazione di corsi, probabilmente svolgerai anche questa nuova attività con modalità imprenditoriali.

La nuova attività di servizi sarà quindi una attività di impresa, e potrà rientrare nella gestione commercianti o artigiani a seconda del tuo caso specifico.

Proviamo a fare il caso contrario: ad oggi versi alla gestione separata come professionista per un’attività di consulenza, e vuoi iniziare ad affiancare questa attività ad un’altra di tipo commerciale. Se l’attività commerciale avrà un ruolo marginale rispetto alla tua attività di professionista, potresti chiedere l’esenzione dall’iscrizione alla gestione commercianti.

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!