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Aprire partita IVA online: come si fa?

È davvero possibile aprire la partita IVA online gratuitamente? Risposta breve: sì, a condizione che non devi avviare un’impresa. Per capire la differenza fra impresa e professionista puoi dare un’occhiata a questo articolo.

Ti spiego quindi come aprire la tua partita IVA, dandoti tutte le istruzioni necessarie.

Quando devi aprire la partita IVA

La prima domanda a cui devi rispondere è “devo aprire la partita IVA?”. Si parla spesso di convenienza o meno ad aprire la partita IVA, ma la realtà è che la legge non lascia nessuna scelta. Se l’attività è svolta in modo abituale, l’apertura della partita IVA è obbligatoria. In caso contrario, si tratterà di una attività occasionale (la cosiddetta “ritenuta d’acconto”).

Se vuoi sapere se devi aprire la partita IVA, puoi leggere alcuni articoli che ho scritto per approfondire questi aspetti:

Una credenza abbastanza diffusa è che conviene aprire la partita IVA all’inizio dell’anno e quindi, se ti trovi già in un mese avanzato, è meglio aspettare gennaio dell’anno successivo.

Questa affermazione non ha fondamento, a meno che non ti trovi davvero agli sgoccioli dell’anno solare (diciamo da ottobre in poi). Infatti, potrebbero esserci dei costi (come l’iscrizione al registro imprese o, in alcuni casi, i compensi del commercialista) che non sono proporzionali al numero di mesi di operatività della tua attività. Potrebbe quindi essere troppo oneroso sostenere questi costi solo per pochi mesi.

Inoltre, se aderendo al regime forfettario hai la possibilità di avere l’aliquota ridotta al 5% per i primi 5 anni, aprendo la partita IVA a fine anno “bruci” il primo anno con poche settimane di attività. Ricorda però che non è detto che resterai effettivamente nel regime forfettario per tutti e 5 gli anni: potresti infatti perdere prima i requisiti, o potrebbe cambiare la normativa.

Quindi, se hai già dei contatti concreti da parte dei futuri clienti e sei pronto a partire, non è affatto detto che valga la pena aspettare. Per decidere, devi confrontare quanto ti costerebbe aprire la partita IVA subito, con i guadagni a cui rinunci aspettando gennaio dell’anno successivo.

Come si apre la partita IVA online?

Per aprire la partita IVA bisogna presentare all’Agenzia delle Entrate, online o in ufficio, il modello AA9, oppure il modello AA7 nel caso si scelga di costituire una società o una associazione tra professionisti.

La presentazione del modello è gratuita, non comporta il versamento di alcuna tassa o diritto e va fatta entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Se inizi una attività di impresa, devi inviare il modello con il portale Comunica contestualmente alla pratica di iscrizione al Registro delle Imprese. Altrimenti hai due alternative:

  • presentare il modello cartaceo in doppia copia in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate
  • inviarlo telematicamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, se possiedi le credenziali per accedere

Come compilare il modello AA9

Per compilare correttamente il modello AA9 di apertura della partita IVA, ti consiglio di leggere attentamente le istruzioni che trovi allegate al modello. Qui sotto trovi un tutorial su come compilare e inviare in autonomia il modello AA9, sotto ti segnalo comunque i punti a cui devi prestare particolare attenzione.

La data di apertura della partita IVA

La partita IVA deve essere aperta entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Infatti, prima di avere il numero di partita IVA non è possibile emettere o ricevere fatture, ma è possibile iniziare a lavorare.

Attenzione: fanno eccezione alcune attività imprenditoriali (come ad esempio negozi e commercio elettronico) che richiedono una comunicazione preventiva al tuo comune.

Il nome della tua attività

Se apri una impresa individuale, puoi scegliere un nome di fantasia da affiancare al tuo nome e cognome. Ad esempio, potresti indicare “Panini Buonissimi di Anna Bianchi”, oppure semplicemente “Anna Bianchi”. Il nome che indichi deve corrispondere con la ditta che comunicherai al Registro delle Imprese (attenzione: “ditta” non è un sinonimo di azienda o impresa, ma è il nome scelto dall’imprenditore per la propria impresa).

Se, invece, apri la partita IVA come professionista, indica semplicemente il tuo nome e cognome.

L’indirizzo di svolgimento dell’attività

Se non hai un locale adibito esclusivamente alla tua attività, puoi indicare il tuo indirizzo di residenza o domicilio. Per alcune attività, però, è richiesto che i locali abbiano dei requisiti specifici. Verifica quindi sempre con il tuo comune di essere in regola.

Inoltre, se sei in affitto, verifica che il proprietario sia d’accordo con l’inizio di una attività economica in una casa di sua proprietà. Anche se ti sembra soltanto una formalità, potresti avere problemi qualora il proprietario dovesse scoprirlo da solo.

Ultima avvertenza, molto importante: all’indirizzo che scegli come sede della tua attività, devi essere reperibile senza problemi. Quindi, banalmente, deve essere presente il tuo nome (ed eventualmente il nome di fantasia che scegli di utilizzare) sia sul citofono che sulla cassetta delle lettere.

Il codice ATECO

I codici ATECO sono un sistema di codifica di tutte le attività economiche, imprenditoriali e professionali. I codici sono composti da 6 cifre, con un sistema gerarchico:

  • le prime due cifre identificano il settore di appartenenza (ad esempio: le cifre iniziali 47 si riferiscono a tutte le attività di commercio al dettaglio)
  • le due cifre successive individuano un area più specifica (ad esempio: le cifre 47.79… si riferiscono al commercio al dettaglio di articoli di seconda mano)
  • le ultime due cifre individuano la singola attività economica (ad esempio: il codice ATECO 47.79.20 individua il commercio al dettaglio di mobili usati e antiquariato)

Il regime fiscale

Se vuoi aderire al regime forfettario, lo devi comunicare subito selezionando l’opzione apposita. Prima di selezionare questa casella, devi verificare di avere i requisiti per accedere al regime forfettario. Ti consiglio anche di valutare attentamente se davvero ti conviene il regime forfettario rispetto al regime ordinario.

Commercio elettronico

Se la tua attività si svolgerà, almeno in parte, tramite commercio elettronico, devi indicare nel modello AA9 di apertura della partita IVA alcuni dati del sito internet sui cui farai le vendite:

  • l’indirizzo del sito web
  • se è un sito di tua proprietà o una piattaforma che ti ospita (come ad esempio e-bay, amazon, etsy ecc.)
  • nel campo internet service provider devi indicare il nome del tuo provider oppure del sito che ti ospita

L’iscrizione al VIES

Il VIES è l’archivio delle partite IVA comunitarie autorizzare ad effettuare acquisti e vendite nei confronti di soggetti residenti in altri paesi dell’Unione Europea.

Per iscrivere la tua partita IVA in questo elenco devi indicare in due campi appositi l’importo che prevedi di fare di acquisti e vendite con altri soggetti europei.

Se voglio aprire un’impresa?

Se la tua sarà una attività d’impresa e vuoi quindi costituire una ditta individuale, oltre ad aprire la partita IVA devi iscriverti nel Registro delle Imprese.

Per farlo devi presentare una pratica tramite il portale Comunica. L’iscrizione è gratuita, ma per inviare le pratiche devi avere un dispositivo di firma digitale (chiavetta usb o smartcard).

L’iscrizione al Registro Imprese prevede il pagamento di diritti e bolli, il cui importo che dipende dalla forma giuridica e dall’iscrizione o meno come impresa artigiana.

Inoltre, probabilmente dovrai iscriverti all’INAIL, e dovrai verificare con il tuo comune la necessità di effettuare pratiche anche presso di loro. L’ufficio comunale che si occupa delle attività economiche è lo sportello SUAP. Attenzione che le pratiche comunali, a differenza dell’apertura della partita IVA e dell’iscrizione al registro delle imprese, devono solitamente essere fatte prima di iniziare l’attività.

INPS e casse di previdenza

Quando apri la partita IVA devi anche iscriverti (nella maggior parte dei casi) ad un ente di previdenza a cui verserai i contributi. Se fai parte di un ordine professionale, è probabile che tu abbia una cassa di previdenza privata di riferimento, come ad esempio la Cassa Forense per gli avvocati, l’INPGI per i giornalisti e l’ENPAM per i medici.

Negli altri casi, devi iscriverti alla gestione INPS corretta in base alla tua attività, ovvero:

  • la gestione separata se sei un libero professionista
  • la gestione artigiani o la gestione commercianti, a seconda della tua attività, se hai un’impresa

L’iscrizione alla gestione separata la puoi fare direttamente dal sito dell’INPS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Se, invece, inizi un’attività d’impresa, l’iscrizione alla tua gestione INPS avviene direttamente con la pratica Comunica.

E per chiudere la partita IVA?

La procedura per chiudere la partita IVA segue gli stessi passaggi della sua apertura, in quanto dovrai comunicare la fine delle tua attività a tutti gli enti a cui ti eri iscritto in precedenza:

  • Agenzia delle Entrate per la partita IVA (sempre con il modello AA9)
  • Registro Imprese
  • INPS o cassa di previdenza professionale
  • Inail
  • Comune
  • ecc.

GIULIA RONCORONI

Sono Giulia Roncoroni e il mio lavoro è accompagnarti nel lancio e nello sviluppo della tua idea di business.
Il mio obiettivo è far sì che le preoccupazioni e le difficoltà della partita Iva abbiano il più piccolo impatto possibile sulla tua quotidianità.
Così che tu possa usare il tuo tempo e le tue energie per sviluppare le tue idee e le tue creazioni, fare felici i tuoi clienti e, perché no, vivere la tua vita!